Archivi categoria: ricette regionali

TONNO ALLA SICILIANA

 

“Ho ancora dei tranci di tonno freschissimi” disse zia Giorgina rispondendo alla mia domanda su cosa
potevamo preparare per la gita in barca del giorno dopo. Era una barca a vela molto grande e come si
usava tra il gruppo degli amici ciascuno portava qualcosa da mangiare. Io ormai ero abbinata zia Giorgina e me la cavavo così.
“Questa volta però lo prepari tu con le tue manine. Basta guardare, devi agire, altrimenti non imparerai mai.
Il tono non ammetteva repliche. “Come lo facciamo..ops.. lo faccio?” e le feci un sorrisetto da martire sperando
che cambiasse idea. Non la cambiò, così mi ritrovai impelagata tra tonno, cipolle, pinoli e uva passa a preparare
un magnifico tonno alla siciliana.

DIFFICOLTA’: **
PREPARAZIONE: 20 min
COTTURA: 30 min circa

INGREDIENTI

Tonno 600 gr
Pomodorini 300 gr
2 cipolle rosse
1 bicchiere di vino bianco
Uva passa
Pinoli: 2 cucchiai
Capperi
Sale
Olio
Peperoncino in polvere
Aceto rosso
Affettare finemente le cipolle, metterle in una casseruola bassa ma con il fondo spesso insieme a qualche cucchiaio di olio e lasciarle stufare dolcemente finché diventano trasparenti.

Spruzzarle con metà dell’aceto e salarle leggermente.

Alzare la fiamma e spostare le cipolle sui lati della pentola. Al centro mettere il tonnetto disossato, rosolarlo uniformemente e salarlo.

Unire una presa di peperoncino e spruzzarlo con l’aceto rimasto. Unire in padella i capperi, le uvette e i pinoli, bagnare con il vino bianco e proseguire la cottura a fuoco basso per 30-35 minuti.

A metà cottura aggiungere i pomodorini lavati e tagliati a metà. Se necessario durante la cottura spruzzare il fondo di cottura con un poco di acqua o di vino.

…E BON APPETIT!

ARAGOSTA ALLA CATALANA – ricetta tradizionale di Alghero

 

“Il pescatore amico di zio Francesco ci ha regalato queste due belle aragoste… io le farei per cena, che ne dici?”
mi chiese zia Giorgina mentre sollevava in aria un’aragosta viva che agitava le zampe. “Si!” esclamai d’impeto. Poi
pensai alle modalità della preparazione e rabbrividii. “Io però non assisterò! Non mi importa, l’aragosta alla Catalana
non sarà mai tra le mie specialità come cuoca!” dichiarai risolutamente.
“Chi non cucina non mangia” fu la secca risposta di zia Giorgina.
“Ma veramente… non posso… va contro i miei principi…” continuai sperando di convincerla. Ma non ci fu niante da fare,
per poter assaggiare quella delizia dovetti assistere mia zia, specialmente quando l’aragosta saltò fuori dalla pentola e
si mise a correre per tutta la casa. Ma questa è un’altra storia!

DIFFICOLTA’: ***
PREPARAZIONE: 1 ORA
COTTURA: dipende dalla grandezza dell’aragosta

1 kg di aragoste vive di Alghero
300 gr di cipolle
600 gr di pomodori
1/3 di lt. di olio extra vergine
succo di limoni
sale e pepe nero macinato

Affettare le cipolle e metterle in acqua per qualche ora. Tagliare i pomodori a spicchi.

Bollire l’aragosta e tagliarla a pezzi con un trinciapollo. La durata della cottura varia in proporzione al peso.

Sbattere con la frusta l’olio e il succo di limone e aggiungere sale e pepe nero macinato.

Mettere in una pirofila uno strato di pomodori con le cipolle e versare sopra parte dell’emulsione.

Adagiare i pezzi dell’aragosta sui pomodori e terminare con l’emulsione rimasta.

…E BON APPETIT!

LA CLASSICA PIADINA ROMAGNOLA

 

“Preparare la piadina in casa non è così complicato come pensi tu!”
Zia Giorgina, inorridita, mi prese dalle mani la confezione di piadine già pronte e la rimise in frigo. “Ma ci vorrà una vita a farle… quelle basta scaldarle..” tentai di replicare alquanto titubante, temendo una reazione inconsulta di mia zia.
Rimase invece piuttosto calma, fece un sorrisetto che tradiva un certo sforzo per non scoppiare e mi mandò a comprare lo squaquerone, la rucola e vari altri ingredienti per riempirle. Quella sera dovevano venire a cene degli amici da Parma. “Forse la piadina non è stata un’idea grandiosa visto che Carlo, Camillo e consorti vengono dall’Emilia Romagna..” le dissi con aria preoccupata uscendo di casa.
“Mamma mia nipote quanto sei problematica!” mi disse lei che non vedeva l’ora che mi togliessi per un po’ da mezzo ai piedi. “Inoltre sono dei buongustai… Forse faccio in tempo a comprare qualcos’altro…” dissi ancora più preoccupata. “Ora basta! Vai a comprare gli ingredienti e sbrigati! Ma cosa ci vuole a preparare delle piadine! Vedrai che gli sembrerà di essere a Riccione!”. Uscii e quando tornai trovai zia Giorgina con… le mani in pasta!
Naturalmente aveva ragione lei, i miei amici se le mangiarono tutte, comprese quelle dolci e non la smisero più di decantare le doti della cuoca!

DIFFICOLTA’: **
PREPARAZIONE: 1 ora e 30 min
COTTURA: circa 4 minuti a piadina
INGREDIENTI

500 grammi di farina
100 grammi di strutto
1 pizzico di sale
1 pizzico di bicarbonato
acqua tiepida qb

PREPARAZIONE

1. Mescolare la farina con lo strutto o con l’olio extravergine d’oliva, aggiungere un pizzico di sale
e un pizzico scarso di bicarbonato quindi impastare il composto aggiungendo l’acqua tiepida necessaria
per ottenere una pasta liscia. Coprirla e farla riposare un’ora.

2. Dividere l’impasto in pezzetti di 130 grammi circa l’uno e stenderli aiutandosi con il matterello
in modo da formare dei dischi sottili. Prima di adagiare la pasta, spolverare il piano di lavoro con
la farina perché non si incolli.

3. Scaldare una piastra piatta, o una padella di ferro della dimensione della piadina che si vuole ottenere.
Quando è molto calda appoggiare la piadina e farla cuocere un paio di minuti.
Proseguire la cottura per circa 2 minuti a lato della piadina. Si formeranno le tipiche bolle.
La piadina deve assumere un colore bruno e deve scurirsi in alcune parti.

Una volta cotta si può farcirla direttamente sulla piastra così che formaggio ed eventuali affettati grassi si sciolgano.

Il tipico ripieno è prosciutto crudo, squacquerone e rucola, ma si può farcire in tutti i modi
possibili e immaginabili. Dipende dai gusti!

Servire e …BON APPETIT!